Bondì,
oggi voglio scrivervi una lettera per sostenere la Campagna "Droghe leggere? Danni pesanti!" indetta dall'Associazione "SOS Ragazzi" di Roma.
Andrea Lavelli, responsabile della suddetta campagna, mi ha scritto: "In Italia alcune forze politiche stanno spingendo per l'approvazione di una proposta di legge che legalizzi il possesso di cannabis per i maggiorenni e autorizzi la libera vendita della marijuana al dettaglio in negozi dedicati, sotto il controlli di un apposito monopolio di Stato.
Tra i sostenitori di questo decreto legge, inoltre c'è chi sostiene che la legalizzazione della droga priverebbe le organizzazioni criminali dei proventi dello spaccio.
Rispondiamo a questa affermazione usando le parole del celebre magistrato Paolo Borsellino in un'intervista del 1989: 'Forse non si riflette che la legalizzazione del consumo di droga non elimina affatto il mercato clandestino, anzi avviene che le categorie più deboli e meno protette saranno le prime ad essere investite dal mercato clandestino. [...] Resisterà una ulteriore parte del mercato clandestino dovuta a tutti coloro che per qualsiasi ragione non vorranno rivolgersi al mercato ufficiale (per non essere schedati, individuati, per ragioni sociali...) e resterebbe quindi una residua fetta di mercato clandestino che sarebbe estremamente più pericolosa perché diretta a coloro che per ragioni di età non possono entrare nel mercato ufficiale, e quindi alle categorie più deboli e più da proteggere. [...] Conseguentemente mi sembra che sia da dilettanti di criminologia pensare che liberalizzando il traffico di droga sparirebbe del tutto il traffico clandestino e si leverebbe quest'unghia all'artiglio della mafia'.
Il Dipartimento Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri allo stesso tempo ha evidenziato come nel 2014 quasi il 25% dei minori under 19 abbia dichiarato di aver fatto uso di cannabis, in aumento di quasi il 2% rispetto all'anno precedente.
Legalizzare la cannabis vorrebbe dire facilitare la diffusione di questa sostanza così pericolosa e agevolarne la circolazione anche tra i minorenni. Come può lo Stato incentivare il consumo abituale di un prodotto che a lungo termine provoca danni devastanti su chi ne fa uso?".
Carissimi amici, ci rendiamo conto di quello che sta accadendo in Italia?
Abbiamo ben presente che la vita ha un valore inestimabile e che la legalizzazione della cannabis serve a violare deliberatamente questo dono gratuito di Dio?
Come ben sapete sono da sempre in prima linea quando c'è da difendere e tutelare la vita. Per questo motivo mi sono permesso di scrivervi questa lettera nella speranza che vogliate condividerla sulle bacheche e sui vostri profili social.
Arvëddse, Elia.

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